Linux è più sicuro di Windows? Verità, bug, e un po’ di shell

Tutti dicono che Linux è sicuro. Ma lo è davvero, o è solo una leggenda da nerd con la barba? Confrontiamo Linux e Windows sul serio: vulnerabilità, aggiornamenti, malware, utenti. E ti spieghiamo perché la shell può salvarti (o incasinarti).

SISTEMI OPERATIVI

ZeroCrash

7/16/20254 min leggere

Linux è più sicuro di Windows? Verità, bug, e un po’ di shell

Quando ti dicono “Linux è più sicuro di Windows”, ti stanno dicendo tutta la verità?

Dipende.
Dipende da cosa intendi per “sicuro”, da chi lo usa, da come è configurato, e soprattutto… da quanto sei sveglio. Perché sì, puoi avere Linux sul computer e comunque farti bucare come una finestra dimenticata aperta.

In questo articolo facciamo un confronto vero tra Linux e Windows: senza fanboy, senza leggende metropolitane, senza evangelismo da tastiera.

📌 Windows: sicurezza progettata per l’utente medio

Windows nasce per essere compatibile con tutto, usato da chiunque, anche da tua zia.
Il suo punto di forza è anche il suo tallone d’Achille: troppo accessibile, troppo diffuso, quindi troppo attaccato.

Come funziona la sicurezza di Windows?

  • Ha un sistema UAC (User Account Control) che ti avvisa se un programma fa cose sospette, ma molti utenti cliccano "Sì" senza leggere.

  • Gli aggiornamenti sono automatici, ma spesso tardivi o evitati da utenti frustrati (“il PC si riavvia quando non voglio”).

  • Il Defender è migliorato molto, ma resta un antivirus base.

  • Il sistema è fortemente integrato con componenti cloud e servizi Microsoft (OneDrive, Edge, Telemetria), che aumentano la superficie d’attacco.

Cosa bucano gli attaccanti su Windows?

  • Software non aggiornato (Adobe, Java, driver)

  • Allegati e-mail (phishing e macro maligne in Word/Excel)

  • Credenziali deboli (password tipo “123456”)

  • RDP esposto (Remote Desktop Protocol mal configurato)

E no, non servono hacker hollywoodiani: una backdoor via PowerShell o un malware in USB possono bastare.

🐧 Linux: la sicurezza è nella struttura… e nell’utente

Linux non è un sistema operativo: è un ecosistema. Dalle distro “user-friendly” come Ubuntu o Mint, alle versioni hardcore come Arch o Kali, ogni variante ha una filosofia.

Perché si dice che Linux è più sicuro?

  • Non hai accesso root di default: i comandi critici vanno sempre autorizzati manualmente.

  • Il sistema è modulare: ogni parte è separata, quindi meno rischio di “effetto domino”.

  • I repository ufficiali riducono la necessità di scaricare roba da siti esterni (con virus).

  • Le distro sono meno diffuse: un malware per Linux fa meno danni (ma esistono, eccome!).

Dove Linux brilla davvero?

  • Nessun .exe che si installa da solo

  • Nessun bisogno di antivirus “costante”

  • Aggiornamenti centralizzati per sistema e programmi (con APT, DNF, Pacman…)

  • Gestione dei permessi molto più rigida

Ma allora Linux è invincibile?

Assolutamente no.
Linux è più difficile da attaccare, ma non impossibile.
Basta un comando sudo sbagliato e puoi distruggere tutto. Basta aprire un file malevolo da root, ed è fatta.

E poi:

  • Molti utenti non aggiornano la distro o i pacchetti.

  • Alcuni installano software da GitHub copiando comandi senza capirli.

  • Le distro “per tutti” nascondono funzioni di sicurezza avanzate, semplificando troppo.

La sicurezza, in Linux, non è predefinita. È responsabilità tua.

📍Questa era la prima parte dell’articolo.
Se approvi stile, tono e direzione, continuo con:

  • Attacchi più comuni su entrambi i sistemi

  • Bug famosi

  • Cosa succede con ransomware

  • Quando e perché Linux diventa pericoloso

  • Conclusione con consigli concreti

🎯 Attacchi reali: Windows vs Linux

Chiariamo subito: nessun sistema è a prova di idiota o di hacker ben motivato. Ma ci sono attacchi che colpiscono con più facilità Windows rispetto a Linux. E viceversa.

🧨 Windows è il bersaglio preferito

  • Malware tradizionali: trojan, adware, spyware, keylogger. Windows ne ha a migliaia.

  • Exploit noti: tipo EternalBlue (usato da WannaCry). Molti utenti non aggiornano.

  • Script PowerShell: legittimi ma facilmente abusabili.

  • Macro di Office: un classico intramontabile per veicolare virus.

E la colpa non è solo di Microsoft: spesso è l’utente che installa qualsiasi cosa senza leggere, clicca su file zip, scarica crack, disattiva l’antivirus "perché rallenta".

🧪 E Linux?

  • Attacchi mirati ai server: SSH brute force, privilege escalation, ransomware su NAS.

  • Iniezioni via software open source mal configurato (es. Apache, Nginx).

  • Malware come EvilGnome, Linux.BackDoor.Fgt (pochi ma esistono).

  • Utenti root troppo permissivi o ambienti mal separati (tipo usare root per fare browsing…).

👨‍💻 L’effetto “illusione di sicurezza”

Molti utenti Linux credono di essere immuni e finiscono per non adottare misure basilari:

  • Non cifrano il disco

  • Usano password semplici

  • Non impostano firewall

  • Lasciano porte aperte per test e poi dimenticano

La sicurezza percepita è il miglior alleato dell’hacker reale.

🔁 Aggiornamenti: il punto critico

Windows aggiorna da solo, ma a modo suo: spesso obbliga al riavvio, altre volte fallisce, altre ancora fa rollback. L’utente medio finisce per odiarlo e trovare modi per disattivarlo.

Linux, al contrario:

  • Ti informa, ma non forza.

  • Usa sistemi centralizzati (APT, YUM, DNF ecc.) per aggiornare tutto in blocco.

  • Permette anche aggiornamenti senza riavvio (con sistemi come kexec, livepatch, ecc.).

Ma anche qui, la gestione è più consapevole, quindi meno adatta a chi non legge nemmeno cosa installa.

🛠️ La shell come difesa… o arma a doppio taglio

Su Windows usi la GUI. Su Linux… usi anche la shell.
Ed è qui che si separano i pro dagli improvvisati.

Esempio reale:

sudo rm -rf /*

Digitato per sbaglio, ti cancella l’intero sistema.

Ma la shell ti permette anche di:

  • Monitorare processi in tempo reale

  • Gestire firewall con precisione (es. ufw, iptables)

  • Controllare permessi file e audit con chmod, chown, journalctl

  • Automatizzare backup e sicurezza

In mani esperte, è una corazza blindata. In mani inesperte, è una granata senza sicura.

⚠️ Quando anche Linux ti lascia scoperto

La verità è che Linux non è immune da guai, solo… più silenzioso quando qualcosa va storto.

Ecco gli errori classici che rendono vulnerabile anche un sistema Linux:

  • 🔓 SSH aperto senza chiave RSA e senza fail2ban

  • 🧨 Pacchetti installati da fonti non ufficiali (GitHub, script online, PPA non sicuri)

  • 🛑 Permessi troppo ampi (chmod 777) dati per “comodità”

  • 🐌 Mancanza di aggiornamenti regolari su kernel e servizi

  • 🧠 Sottovalutare i log (nessuno legge journalctl finché è troppo tardi)

Molti incidenti su server Linux avvengono per distrazione o eccessiva sicurezza in sé stessi.
Non per carenze nel sistema operativo.

🔁 Ma Windows ha fatto passi avanti?

Sì, e grossi.

Windows 11 ha introdotto:

  • 🔐 Protezione kernel avanzata (VBS)

  • 🧠 Machine Learning in Defender

  • 🧱 Isolamento tramite sandboxing (per app UWP e browser)

  • 🔄 Aggiornamenti più frequenti (anche cumulativi)

  • 🕵️‍♂️ Monitoraggio integrato delle vulnerabilità

Il problema è che tutto questo va gestito, e spesso l’utente medio:

  • Non sa cosa siano

  • Non li configura

  • Li disattiva per comodità

Windows può essere sicuro. Ma va trattato come un’auto sportiva: se acceleri a occhi chiusi, ti schianti.

⚖️ Quindi: Linux o Windows?

Dipende da chi sei e da cosa fai.

👤 Utente base?

  • Windows è più intuitivo, compatibile, plug-and-play.

  • Ma ha bisogno di antivirus, attenzione e pazienza.

🧑‍💻 Utente esperto o smanettone?

  • Linux ti dà controllo totale, ma devi sapere dove metti le mani.

  • È leggero, personalizzabile, perfetto per server, sviluppo, privacy.

👔 Azienda o professionista?

  • Se vuoi supporto commerciale e applicazioni standard → Windows

  • Se vuoi un’infrastruttura sicura e stabile → Linux + Sysadmin serio

✅ Conclusione ZeroCrash

Linux non è magico. Windows non è il male.

Il livello di sicurezza non dipende solo dal sistema, ma da quanto sei disposto a capire, aggiornare e proteggere.

Vuoi essere sicuro?

  • Aggiorna sempre.

  • Non dare per scontato nulla.

  • E soprattutto: non fidarti del fatto che “tanto è Linux”.

La sicurezza è un processo.
E parte da chi ha la tastiera in mano.
Cioè tu.