Morocco punta sul gaming per dare lavoro ai giovani
Scopri come il Marocco sta usando il gaming per creare lavoro e modernizzare l’economia. Rabat Gaming City, startup e nuove opportunità per i giovani.
NUOVE TECNOLOGIE
ZeroCrash
6/25/20252 min leggere
Morocco punta sul gaming per dare lavoro ai giovani


Quando si parla di sviluppo tecnologico, pochi penserebbero al Marocco come nuovo polo del gaming mondiale. Eppure qualcosa sta cambiando. Il Marocco ha avviato un piano ambizioso: trasformare la passione per i videogiochi in un motore per creare lavoro, attrarre investimenti e modernizzare l’economia. Non è un sogno: è un progetto concreto che si chiama Rabat Gaming City e che potrebbe essere un modello per altri paesi emergenti.
Perché il gaming?
Il Marocco ha una popolazione giovane (oltre il 40% sotto i 25 anni) e un tasso di disoccupazione giovanile alto. Il gaming:
parla la lingua dei giovani
offre possibilità reali di lavoro: sviluppatori, artisti, sound designer, tecnici e-sport
ha un mercato globale con domanda crescente
👉 L’idea è semplice: investire nel gaming per offrire posti di lavoro, trattenere talenti, esportare cultura digitale.
Rabat Gaming City: il cuore del progetto
Rabat Gaming City non è solo uno slogan: è un vero complesso dedicato al mondo gaming e digitale. Comprende:
campus di formazione tech e gaming
hub per startup
stadi per e-sport e arene per eventi
spazi coworking per sviluppatori
acceleratori finanziati da investimenti pubblici e privati
Il progetto coinvolge aziende locali e partner internazionali. Si parla di investimenti per miliardi di dirham.
Obiettivi concreti
Non solo posti di lavoro generici, ma:
formare sviluppatori capaci di lavorare su progetti globali
creare un polo di esportazione di videogame arabi e africani
attrarre turismo legato a eventi e-sport e tech
favorire la nascita di startup innovative
👉 Il piano è ambizioso, ma realistico: mira a integrare formazione, industria e intrattenimento in un unico ecosistema.
Le aziende coinvolte
Non mancano i nomi grossi:
Publisher internazionali hanno mostrato interesse a creare studi satellite
Startup locali già attive in serious game, edutainment, mobile gaming
Cloud provider e telco marocchine partner per infrastrutture e connettività
Sfide reali
Non tutto è facile. Il Marocco deve affrontare:
carenza di formatori esperti nel settore
gap tecnologico tra città principali e aree rurali
rischio di creare un’industria dipendente solo da investimenti esteri
necessità di sviluppare un tessuto di piccole aziende realmente competitive
Esempi concreti: già si muove qualcosa
Alcune startup marocchine nate nell’ecosistema Rabat stanno già emergendo:
una ha sviluppato un simulatore per l’addestramento dei vigili del fuoco
un’altra ha lanciato un puzzle game ispirato alla cultura berbera, con successo su store globali
una terza lavora su giochi VR per il turismo
👉 Segnali che il progetto non è solo un annuncio, ma già genera risultati.
Prospettive
Se Rabat Gaming City funzionerà, il Marocco potrebbe diventare un esempio di come il gaming può essere:
motore di sviluppo economico
veicolo per l’export culturale
strumento per modernizzare un paese
Conclusione
Il Marocco non sta cercando solo di fare videogiochi: sta cercando di usare il gaming per costruire un futuro diverso. Il successo dipenderà da quanto saprà rendere questo ecosistema indipendente, innovativo e inclusivo. Ma una cosa è certa: il primo passo è stato fatto.
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