RISC-V: l’architettura libera che minaccia ARM e Intel
Scopri perché RISC-V sta rivoluzionando il mondo dei processori. Architettura open, costi ridotti e tanta potenza: una vera minaccia per ARM e Intel. Con esempi reali come Pine64.
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ZeroCrash
7/26/20254 min leggere
RISC-V: l’architettura libera che minaccia ARM e Intel


Cos’è RISC-V (senza addormentarti già nel titolo)
RISC-V si pronuncia “risk five” e non è né un nuovo modello di robot da cucina né una versione aggiornata di una password troppo corta. È un’architettura di processore open source, creata per rompere il duopolio dei giganti del silicio: ARM e Intel. E lo fa in un modo che sa tanto di rivoluzione: è gratuita, aperta e personalizzabile.
Niente licenze milionarie. Nessun intermediario. Solo silicio e righe di codice.
E sì, è completamente RISC: Reduced Instruction Set Computing. Minimalista, ma non nel senso hipster del termine. Qui significa “solo le istruzioni necessarie per funzionare al meglio”.
Il contesto: perché Intel e ARM iniziano a sudare
Per decenni abbiamo avuto solo due scelte:
x86 (Intel/AMD): potenza, retrocompatibilità, consumo energetico da centrale termoelettrica.
ARM: ottimizzato, efficiente, perfetto per mobile e embedded… ma controllato a pagamento da ARM Holdings (oggi proprietà di SoftBank).
Poi è arrivata RISC-V, con una proposta indecente: “Vuoi costruirti la tua CPU da zero, senza pagare royalty, con una community globale alle spalle e la benedizione delle università?”.
Risultato: centinaia di aziende, startup e persino giganti come NVIDIA e Alibaba si sono buttati nel RISC-V game.
Le vere differenze tra RISC-V, ARM e x86 (senza usare una tabella noiosa)
Per capire quanto sia dirompente RISC-V, facciamo un confronto diretto con le due architetture più diffuse: x86 (Intel/AMD) e ARM. Ecco le differenze chiave, spiegate senza tecnicismi inutili:
🔸 Licenze
x86 è totalmente proprietaria: solo Intel e AMD possono produrre CPU con questa architettura.
ARM richiede il pagamento di licenze per usare l’architettura, anche solo per progettare un chip.
RISC-V è totalmente open-source e gratuito. Chiunque può usarlo, modificarlo e produrlo senza pagare royalty.
🔸 Efficienza energetica
x86 non brilla per consumi: è progettato per potenza e compatibilità.
ARM è campione di efficienza: ideale per smartphone e dispositivi embedded.
RISC-V raggiunge ottimi livelli di efficienza, specialmente su dispositivi a basso consumo.
🔸 Retrocompatibilità
x86 è imbattibile: supporta software vecchissimo senza problemi.
ARM ha una retrocompatibilità più limitata, specie tra versioni diverse di core.
RISC-V è giovane: la compatibilità dipende da come viene implementata. È flessibile, ma serve attenzione.
🔸 Flessibilità
x86 è una struttura rigida: non puoi toccarla, modificarla o personalizzarla.
ARM ti dà un po’ di margine, ma sempre sotto supervisione.
RISC-V è un sogno per sviluppatori: totalmente modulare, ti permette di costruire una CPU “su misura”, includendo solo le istruzioni che ti servono.
🔸 Community e supporto
x86 è dominato da due aziende: Intel e AMD decidono tutto.
ARM è in mano a una sola azienda, ARM Holdings (di SoftBank).
RISC-V ha una community globale: università, sviluppatori indipendenti, startup e persino colossi tech. È una vera rete di collaborazione mondiale.
🔸 Controllo geopolitico
x86 e ARM sono sotto controllo USA o UK, con vincoli legali, export control e licenze complesse.
RISC-V è indipendente, usato anche da paesi che vogliono svincolarsi da queste restrizioni (vedi Cina, Russia, India).
Il punto forte? La modularità. Con RISC-V puoi usare solo le istruzioni di cui hai bisogno. Niente più CPU sovraccariche per far girare un tostapane intelligente.
Dove lo troviamo oggi? RISC-V non è più teoria
Se pensi che RISC-V sia roba da laboratorio universitario con studenti in ciabatte, ti sbagli. Eccone alcuni esempi concreti:
🔹 Pine64: la rivoluzione a basso costo
Pine64 ha creato:
Pinecil V2: saldatore smart con RISC-V
Ox64: SBC compatto RISC-V da pochi euro
Star64: scheda potente per applicazioni AI ed edge computing
Open-source laptop in arrivo
La loro filosofia? "Perché comprare chiuso quando puoi costruire aperto?"
🔹 Alibaba T-Head
Alibaba sta sviluppando Xuantie, una linea di CPU RISC-V per server e dispositivi embedded, con l’idea (neanche troppo velata) di ridurre la dipendenza da ARM e Intel.
🔹 NVIDIA
Anche NVIDIA è entrata nel RISC-V club con i suoi controller embedded all’interno delle GPU.
🔹 Western Digital
Ha annunciato di voler integrare 2 miliardi di core RISC-V nei propri hard disk e SSD. Non è uno scherzo.
Perché piace così tanto? Vantaggi reali
✅ Licenza gratuita
Non paghi royalty. Perfetto per startup e università.
✅ ISA modulare
Puoi costruire una CPU su misura: leggera per IoT, potente per AI.
✅ Community globale
Università, aziende, sviluppatori: il supporto cresce ogni giorno.
✅ Indipendenza geopolitica
In un mondo dove gli USA controllano le licenze ARM e x86, la Cina (e non solo) guarda a RISC-V per svincolarsi.
✅ Trasparenza e auditabilità
Niente black box: puoi vedere come funziona ogni singola istruzione.
I limiti? Per ora, ci sono (e non li ignoriamo)
❌ Toolchain ancora acerba
Gli strumenti di sviluppo non sono sempre al livello di quelli per ARM/x86.
❌ Compatibilità software limitata
Non puoi installare Windows e metterti a giocare. Le distro Linux compatibili esistono, ma non sono per tutti.
❌ Performance? Dipende
I core RISC-V attuali non competono ancora con ARM Cortex-A o Intel i9, ma il gap si riduce.
Ma quindi, conquisterà il mondo?
Non subito. Ma se dovessi scommettere su chi metterà il piede nella porta dei microcontrollori, IoT, dispositivi edge e AI embedded, RISC-V è il nome da segnare.
E se aziende come Pine64 continueranno a sfornare dispositivi economici e aperti, il movimento diventerà inarrestabile.
Un’ipotesi (quasi seria)
Se Intel e ARM continuano a ignorare la fame di trasparenza e controllo del mondo sviluppatori, RISC-V diventerà quello che Linux è stato per i sistemi operativi: una scelta inevitabile per chi vuole libertà e potere.
📦 Box ZeroCrash – L’errore da evitare
Non pensare che RISC-V significhi “fai tutto da solo” senza supporto.
Il bello è che puoi costruirti il tuo core personalizzato, ma non devi farlo da zero. Esistono toolchain, progetti preconfezionati, community attive.
Tradotto: puoi giocare con i LEGO o usare il set già montato. Ma leggi le istruzioni, eh.
✨ Best practice se vuoi provarlo
Parti da una board tipo Ox64 di Pine64 (costa pochissimo)
Prova una distro compatibile: ad esempio Debian RISC-V
Gioca con QEMU per emulare
Segui il sito ufficiale RISC-V.org per documentazione reale
Conclusione ZeroCrash-style 💣
RISC-V è l’outsider con il giubbotto di pelle e la chiave inglese in mano.
Non ha (ancora) la potenza muscolare di Intel o la diffusione di ARM, ma ha l’arma più pericolosa in assoluto: la libertà.
E in un mondo dove anche il tuo frigo ha un processore, potresti voler scegliere cosa gira dentro, senza dover chiedere permesso a una multinazionale.
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